Nel 2023 è stata realizzata la mostra fotografica Alberto Franchetti e la fotografia (Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi, dal 28 aprile al 10 settembre 2023), collegata a Fotografia Europea 2023 e a cura di Laura Gasparini, con la collaborazione di Monica Leoni ed Elisabeth Sciarretta e in collaborazione con Associazione per il musicista Alberto Franchetti di Reggio Emilia
locandina • stampa • catalogo • portfolio sul sito di FotografiaEuropea

La recente donazione da parte della famiglia Ponsi, figli di Elena Franchetti, avvenuta nel 2022 alla Associazione per il musicista Alberto Franchetti di Reggio Emilia, che a sua volta le ha depositate alla Biblioteca Panizzi, consta di 74 stereoscopie a colori alloggiate negli stereoscopi a colonna in legno, due album contenenti fotografie in bianco e nero e una decina di altre fotografie e documenti sciolti.
Questo fondo ha permesso di mettere in luce l’interesse per la fotografia da parte del musicista e compositore Alberto Franchetti, intesa come linguaggio della modernità tout court.
Interessante è il suo sguardo, le inquadrature, i giochi di luce che testimoniano non solo la sua attenzione ma anche la sua sensibilità sul mondo che lo circondava fatto di momenti intimi di paesaggi struggenti.
La documentazione di alcuni viaggi intrapresi con l’automobile, le fotografie scattate in Toscana richiamano alla pittura di paesaggio. I riferimenti visivi sono evidenti, con particolare attenzione alla pittura dei Macchiaioli. Interessanti sono inoltre i numerosi ritratti ambientati della giovane moglie Clara Marini e dell’amico Giulio Piccini, in arte Jarro, scrittore, giornalista, ma soprattutto artista nell’arte culinaria. Franchetti realizzò alcune immagini che divennero in seguito la copertina di alcuni numeri del periodico Almanacco gastronomico fondata e diretta dallo stesso Jarro.
La frequentazione con Gabriele D’Annunzio, di cui musicò la tragedia La figlia di Jorio, rappresentata al Teatro alla Scala per la prima volta nel 1906, gli permise di venire a contatto con il mondo artistico dell’epoca in particolare con Adolfo De Carolis che illustrò in xilografia lo spartito della tragedia. Come è noto anche De Carolis praticava la fotografia. Nota, inoltre, era la frequentazione di Franchetti con Mario Nunes Vais (Firenze, 1856 – 1932) che ci ha restituito fotografie del novembre del 1906 di Franchetti e D’Annunzio davanti al pianoforte nella villa di Franchetti a Firenze, situata a poca distanza dalla residenza del Vate alla Capponcina.
L’automobile, la velocità (Franchetti raccontava di sé che amava comporre le sue musiche a 90 km/h.) così come la fotografia erano per il compositore strumenti che gli permettevano di allargare la propria percezione, di sperimentare altri nuovi linguaggi lontano dagli schemi accademici o di moda.


L’Associazione per il Musicista Alberto Franchetti ha pubblicato inoltre il seguente catalogo:
